INDICE PREGHIERE
1. Saluto alle virtù (FF256)
2. Saluto alla Beata Vergine Maria (FF259)
3. Lodi di Dio Altissimo (FF261)
4. Benedizione a Frate Leone (FF262)
5. Cantico di Frate Sole (FF263)
6. Audite Poverelle (FF263,1)
7. Lodi per ogni ora (FF264)
8. Commento al "Pater Noster" (FF266-275)
9. Preghiera davanti al Crocifisso di San Damiano (FF276)
10. Preghiera Absorbeat (FF277)
1. Saluto alle virtù (FF 256 )
Ave, regina sapienza,
il Signore ti salvi
con tua sorella, la santa e pura semplicità.
Signora santa povertà,
il Signore ti salvi
con tua sorella, la santa umiltà.
Signora santa carità,
il Signore ti salvi
con tua sorella, la santa obbedienza.
Santissime virtù,
voi tutte salvi il Signore
dal quale venite e procedete.
2. Saluto alla Beata Vergine Maria (FF 259)
Francesco “circondava di un amore indicibile la Madre di Gesù, perché aveva reso nostro fratello il Signore della maestà. A suo onore cantava laudi particolari, innalzava preghiere, offriva affetti tanti e tali che lingua umana non potrebbe esprimere” (2C 198). Questa lauda in onore della Vergine è testimone del grande affetto che Francesco nutriva per la Madre di Dio.
Ave Signore, santa regina,
santa genitrice di Dio, Maria,
che sei vergine fatta Chiesa
ed eletta dal santissimo Padre celeste,
che ti ha consacrata
insieme con il santissimo suo Figlio diletto
e con lo Spirito Santo Paraclito;
tu in cui fu ed è ogni pienezza di grazia e ogni bene.
Ave, suo palazzo,
ave, suo tabernacolo,
ave, sua casa.
Ave, suo vestimento,
ave, sua ancella,
ave, sua Madre.
E saluto voi tutte, sante virtù,
che per grazia e illuminazione dello Spirito Santo
venite infuse nei cuori dei fedeli,
perché da infedeli
fedeli a Dio li rendiate.
3. Lodi di Dio altissimo (FF 261)
Francesco compose questa preghiera di lode sul Monte della Verna, nel settembre 1224, quando ricevette le stimmate. La preghiera fu scritta su una pergamena che contiene anche la benedizione di Francesco a frate Leone. La pergamena con l’autografo di Francesco è conservata come reliquia nella Basilica di San Francesco in Assisi.
Tu sei santo, Signore solo Dio, che compi meraviglie.
Tu sei forte, Tu sei grande, Tu sei altissimo,
Tu sei onnipotente, Tu, Padre santo, re del cielo e della terra.
Tu sei uno e trino, Signore Dio degli dèi,
Tu sei il bene, ogni bene, il sommo bene, Signore Dio vivo e vero.
Tu sei amore e carità, Tu sei sapienza,
Tu sei umiltà, Tu sei pazienza,
Tu sei bellezza, Tu sei sicurezza, Tu sei quiete.
Tu sei gaudio e letizia, Tu sei la nostra speranza,
Tu sei giustizia e temperanza,
Tu sei tutto, ricchezza nostra a sufficienza.
Tu sei bellezza, Tu sei mansuetudine.
Tu sei protettore, Tu sei custode e difensore,
Tu sei fortezza, Tu sei rifugio.
Tu sei la nostra speranza, Tu sei la nostra fede,
Tu sei la nostra carità, Tu sei tutta la nostra dolcezza,
Tu sei la nostra vita eterna, grande e ammirabile Signore,
Dio onnipotente, misericordioso Salvatore.
4. Benedizione a Frate Leone (FF 262)
Il Signore ti benedica e ti custodisca,
mostri a te il suo volto
e abbia misericordia di te.
Rivolga verso di te il suo sguardo
e ti dia pace.
Il Signore benedica te,
frate Leone.
Nota autografa:
"Il beato Francesco scrisse di suo pugno questa benedizione
per me frate Leone.
Allo stesso modo fece lui, di sua mano,
il segno del Tau con la sua base".
5. Cantico di Frate Sole (FF 263)
Francesco compose il Cantico di frate Sole, conosciuto anche come Cantico delle creature, nella primavera del 1225, quando soggiornava malato a San Damiano, curato da Chiara e le Sorelle Povere. Il Cantico fu composto nel dialetto umbro e contiene tre sezioni: una lode a Dio per le creature (sole, luna, stelle, vento, acqua, fuoco, terra), una lode per coloro che perdonano per amore di Dio, e una lode per sorella morte corporale. Solo la prima parte fu composta a San Damiano, mentre la strofa del perdono fu composta nel palazzo vescovile di Assisi, dove Francesco malato risiedeva per un tempo, e la strofa su sorella morte fu composta alla Porziuncola, poco tempo prima della morte del Santo il 3 ottobre 1226.
Altissimu, onnipotente, bon Signore,
Tue so’ le laude, la gloria e l’honore et onne benedizione.
Ad Te solo, Altissimo, se konfane
E nullu homo ène dignu Te mentovare.
Laudato sie, mi’ Signore, cum tutte le Tue creature,
spezialmente messor lo frate Sole,
lo qual è iorno et allumini noi per lui.
Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore:
de Te, Altissimo, porta significazione.
Laudato si’, mi’ Signore, per sora Luna e le stelle:
in celu l’ài formate clarite e preziose e belle.
Laudato si’, mi’ Signore, per frate Vento
e per aere e nubilo e sereno et onne tempo,
per lo quale a le Tue creature dài sustentamento.
Laudato si’, mi’ Signore, per frate Focu,
per lo quale ennallumini la notte:
et ello è bello e iocundo e robustoso e forte.
Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra matre Terra,
la quale ne sustenta e governa,
e produce diversi frutti con coloriti flori et herba.
Laudato si’, mi’ Signore, per quelli ke perdonano per lo Tuo amore
e sostengo infirmitate e tribulazione.
Beati quelli ke ’l sosterrano in pace,
ka da Te, Altissimo, sirano incoronati.
Laudato si’, mi’ Signore,
per sora nostra Morte corporale,
da la quale nullu homo vivente po’ skappare:
guai a quelli ke morrano ne le peccata mortali;
beati quelli ke trovarà ne le Tue santissime voluntati,
ka la morte secunda no ’l farrà male.
Laudate e benedicete mi’ Signore e rengraziate
e serviateli cum grande humilitate.
6. Audite Poverelle (FF 263,1)
Audite, poverelle dal Signore vocate,
ke de multe parte et provincie sete adunate:
vivate sempre en veritate
ke en obedientia moriate.
Non guardate a la vita de fore,
ka quella dello spirito è migliore.
Io ve prego per grand'amore
k'aiate discrecione de le lemosene ke ve dà el Segnore.
Quelle ke sunt adgravate de infirmitate
et l'altre ke per loro suò adfatigate,
tutte quante lo sostengate en pace
Ka multo venderi(te) cara questa fatiga,
ka cascuna serà regina en celo coronata cum la Vergene Maria.
7. Lodi per ogni ora (FF 264)
Santo, santo, santo il Signore Iddio onnipotente,
che è, che era e che verrà;
lodiamolo ed esaltiamolo nei secoli.
Tu sei degno, Signore Dio nostro,
di ricevere la lode, la gloria
e l'onore e la benedizione;
lodiamolo ed esaltiamolo nei secoli.
Degno è l'Agnello, che è stato immolato
di ricevere potenza e divinità,
sapienza e fortezza,
onore e gloria e benedizione;
lodiamolo ed esaltiamolo nei secoli.
Benediciamo il Padre e il Figlio con lo Spirito Santo;
lodiamolo ed esaltiamolo nei secoli.
Benedite il Signore, opere tutte del Signore;
lodiamolo ed esaltiamolo nei secoli.
Date lode al nostro Dio voi tutti suoi servi
voi che temete Dio, piccoli e grandi;
lodiamolo ed esaltiamolo nei secoli.
Lodino lui, glorioso, i cieli e la terra;
lodiamolo ed esaltiamolo nei secoli.
E ogni creatura che è nel cielo
e sopra la terra e sotto terra
e il mare e le creature che sono in esso;
lodiamolo ed esaltiamolo nei secoli.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo;
lodiamolo ed esaltiamolo nei secoli.
Come era nel principio e ora e sempre
e nei secoli dei secoli. Amen.
lodiamolo ed esaltiamolo nei secoli.
8. Commento al "Pater Noster" (FF 266-275)
[266]
O santissimo Padre nostro: creatore, redentore, consolatore e salvatore nostro.
[267]
Che sei nei cieli: negli angeli e nei santi, illuminandoli alla conoscenza, perché tu, Signore, sei luce, infiammandoli all'amore, perché tu, Signore, sei amore, ponendo la tua dimora in loro e riempiendoli di beatitudine, perché tu, Signore, sei il sommo bene, eterno, dal quale proviene ogni bene e senza il quale non esiste alcun bene.
[268]
Sia santificato il tuo nome: si faccia luminosa in noi la conoscenza di te, affinché possiamo conoscere l'ampiezza dei tuoi benefici, l'estensione delle tue promesse, la sublimità della tua maestà e la profondità dei tuoi giudizi.
[269]
Venga il tuo regno: perché tu regni in noi per mezzo della grazia e ci faccia giungere nel tuo regno, ove la visione di te è senza veli,
l'amore di te è perfetto,
la comunione di te è beata,
il godimento di te senza fine.
[270]
Sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra: affinché ti amiamo con tutto il cuore, sempre pensando a te; con tutta l'anima, sempre desiderando te; con tutta la mente, orientando a te tutte le nostre intenzioni e in ogni cosa cercando il tuo onore; e con tutte le nostre forze, spendendo tutte le nostre energie e sensibilità dell'anima e del corpo a servizio del tuo amore e non per altro; e affinché possiamo amare i nostri prossimi come noi stessi, trascinando tutti con ogni nostro potere al tuo amore, godendo dei beni altrui come dei nostri e nei mali soffrendo insieme con loro e non recando nessuna offesa a nessuno.
[271]
Il nostro pane quotidiano: il tuo Figlio diletto, il Signore nostro Gesù Cristo, dà a noi oggi: in memoria, comprensione e reverenza dell'amore che egli ebbe per noi e di tutto quello che per noi disse, fece e patì.
[272]
E rimetti a noi i nostri debiti: per la tua ineffabile misericordia, per la potenza della passione del tuo Figlio diletto e per i meriti e l'intercessione della beatissima Vergine e di tutti i tuoi eletti.
[273]
Come noi li rimettiamo ai nostri debitori: e quello che non sappiamo pienamente perdonare, tu, Signore, fa' che pienamente perdoniamo sì che, per amor tuo, amiamo veramente i nemici e devotamente intercediamo presso di te, non rendendo a nessuno male per male e impegnandoci in te ad essere di giovamento a tutti
[274]
E non ci indurre in tentazione: nascosta o manifesta, improvvisa o insistente.
[275]
Ma liberaci dal male: passato, presente e futuro.
9. Preghiera davanti al Crocifisso di San Damiano (FF 276)
Francesco recitava questa preghiera già nel 1205-1206, durante il periodo del suo discernimento vocazionale, quando frequentava la piccola chiesa di San Damiano, dove si trovava il Crocifisso bizantino ancora visibile oggi nella Basilica di Santa Chia
Altissimo, glorioso Dio,
illumina le tenebre de lo core mio.
E damme fede dritta,
speranza certa e caritade perfetta,
senno e cognoscemento, Signore,
che faccia lo tuo santo e verace comandamento. Amen.
10. Preghiera Absorbeat (FF 277)
Rapisca, ti prego, o Signore,
I'ardente e dolce forza del tuo amore
la mente mia da tutte le cose che sono sotto il cielo,
perché io muoia per amore dell'amor tuo,
come tu ti sei degnato morire
per amore dell'amor mio.
1. Saluto alle virtù (FF256)
2. Saluto alla Beata Vergine Maria (FF259)
3. Lodi di Dio Altissimo (FF261)
4. Benedizione a Frate Leone (FF262)
5. Cantico di Frate Sole (FF263)
6. Audite Poverelle (FF263,1)
7. Lodi per ogni ora (FF264)
8. Commento al "Pater Noster" (FF266-275)
9. Preghiera davanti al Crocifisso di San Damiano (FF276)
10. Preghiera Absorbeat (FF277)
1. Saluto alle virtù (FF 256 )
Ave, regina sapienza,
il Signore ti salvi
con tua sorella, la santa e pura semplicità.
Signora santa povertà,
il Signore ti salvi
con tua sorella, la santa umiltà.
Signora santa carità,
il Signore ti salvi
con tua sorella, la santa obbedienza.
Santissime virtù,
voi tutte salvi il Signore
dal quale venite e procedete.
2. Saluto alla Beata Vergine Maria (FF 259)
Francesco “circondava di un amore indicibile la Madre di Gesù, perché aveva reso nostro fratello il Signore della maestà. A suo onore cantava laudi particolari, innalzava preghiere, offriva affetti tanti e tali che lingua umana non potrebbe esprimere” (2C 198). Questa lauda in onore della Vergine è testimone del grande affetto che Francesco nutriva per la Madre di Dio.
Ave Signore, santa regina,
santa genitrice di Dio, Maria,
che sei vergine fatta Chiesa
ed eletta dal santissimo Padre celeste,
che ti ha consacrata
insieme con il santissimo suo Figlio diletto
e con lo Spirito Santo Paraclito;
tu in cui fu ed è ogni pienezza di grazia e ogni bene.
Ave, suo palazzo,
ave, suo tabernacolo,
ave, sua casa.
Ave, suo vestimento,
ave, sua ancella,
ave, sua Madre.
E saluto voi tutte, sante virtù,
che per grazia e illuminazione dello Spirito Santo
venite infuse nei cuori dei fedeli,
perché da infedeli
fedeli a Dio li rendiate.
3. Lodi di Dio altissimo (FF 261)
Francesco compose questa preghiera di lode sul Monte della Verna, nel settembre 1224, quando ricevette le stimmate. La preghiera fu scritta su una pergamena che contiene anche la benedizione di Francesco a frate Leone. La pergamena con l’autografo di Francesco è conservata come reliquia nella Basilica di San Francesco in Assisi.
Tu sei santo, Signore solo Dio, che compi meraviglie.
Tu sei forte, Tu sei grande, Tu sei altissimo,
Tu sei onnipotente, Tu, Padre santo, re del cielo e della terra.
Tu sei uno e trino, Signore Dio degli dèi,
Tu sei il bene, ogni bene, il sommo bene, Signore Dio vivo e vero.
Tu sei amore e carità, Tu sei sapienza,
Tu sei umiltà, Tu sei pazienza,
Tu sei bellezza, Tu sei sicurezza, Tu sei quiete.
Tu sei gaudio e letizia, Tu sei la nostra speranza,
Tu sei giustizia e temperanza,
Tu sei tutto, ricchezza nostra a sufficienza.
Tu sei bellezza, Tu sei mansuetudine.
Tu sei protettore, Tu sei custode e difensore,
Tu sei fortezza, Tu sei rifugio.
Tu sei la nostra speranza, Tu sei la nostra fede,
Tu sei la nostra carità, Tu sei tutta la nostra dolcezza,
Tu sei la nostra vita eterna, grande e ammirabile Signore,
Dio onnipotente, misericordioso Salvatore.
4. Benedizione a Frate Leone (FF 262)
Il Signore ti benedica e ti custodisca,
mostri a te il suo volto
e abbia misericordia di te.
Rivolga verso di te il suo sguardo
e ti dia pace.
Il Signore benedica te,
frate Leone.
Nota autografa:
"Il beato Francesco scrisse di suo pugno questa benedizione
per me frate Leone.
Allo stesso modo fece lui, di sua mano,
il segno del Tau con la sua base".
5. Cantico di Frate Sole (FF 263)
Francesco compose il Cantico di frate Sole, conosciuto anche come Cantico delle creature, nella primavera del 1225, quando soggiornava malato a San Damiano, curato da Chiara e le Sorelle Povere. Il Cantico fu composto nel dialetto umbro e contiene tre sezioni: una lode a Dio per le creature (sole, luna, stelle, vento, acqua, fuoco, terra), una lode per coloro che perdonano per amore di Dio, e una lode per sorella morte corporale. Solo la prima parte fu composta a San Damiano, mentre la strofa del perdono fu composta nel palazzo vescovile di Assisi, dove Francesco malato risiedeva per un tempo, e la strofa su sorella morte fu composta alla Porziuncola, poco tempo prima della morte del Santo il 3 ottobre 1226.
Altissimu, onnipotente, bon Signore,
Tue so’ le laude, la gloria e l’honore et onne benedizione.
Ad Te solo, Altissimo, se konfane
E nullu homo ène dignu Te mentovare.
Laudato sie, mi’ Signore, cum tutte le Tue creature,
spezialmente messor lo frate Sole,
lo qual è iorno et allumini noi per lui.
Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore:
de Te, Altissimo, porta significazione.
Laudato si’, mi’ Signore, per sora Luna e le stelle:
in celu l’ài formate clarite e preziose e belle.
Laudato si’, mi’ Signore, per frate Vento
e per aere e nubilo e sereno et onne tempo,
per lo quale a le Tue creature dài sustentamento.
Laudato si’, mi’ Signore, per frate Focu,
per lo quale ennallumini la notte:
et ello è bello e iocundo e robustoso e forte.
Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra matre Terra,
la quale ne sustenta e governa,
e produce diversi frutti con coloriti flori et herba.
Laudato si’, mi’ Signore, per quelli ke perdonano per lo Tuo amore
e sostengo infirmitate e tribulazione.
Beati quelli ke ’l sosterrano in pace,
ka da Te, Altissimo, sirano incoronati.
Laudato si’, mi’ Signore,
per sora nostra Morte corporale,
da la quale nullu homo vivente po’ skappare:
guai a quelli ke morrano ne le peccata mortali;
beati quelli ke trovarà ne le Tue santissime voluntati,
ka la morte secunda no ’l farrà male.
Laudate e benedicete mi’ Signore e rengraziate
e serviateli cum grande humilitate.
6. Audite Poverelle (FF 263,1)
Audite, poverelle dal Signore vocate,
ke de multe parte et provincie sete adunate:
vivate sempre en veritate
ke en obedientia moriate.
Non guardate a la vita de fore,
ka quella dello spirito è migliore.
Io ve prego per grand'amore
k'aiate discrecione de le lemosene ke ve dà el Segnore.
Quelle ke sunt adgravate de infirmitate
et l'altre ke per loro suò adfatigate,
tutte quante lo sostengate en pace
Ka multo venderi(te) cara questa fatiga,
ka cascuna serà regina en celo coronata cum la Vergene Maria.
7. Lodi per ogni ora (FF 264)
Santo, santo, santo il Signore Iddio onnipotente,
che è, che era e che verrà;
lodiamolo ed esaltiamolo nei secoli.
Tu sei degno, Signore Dio nostro,
di ricevere la lode, la gloria
e l'onore e la benedizione;
lodiamolo ed esaltiamolo nei secoli.
Degno è l'Agnello, che è stato immolato
di ricevere potenza e divinità,
sapienza e fortezza,
onore e gloria e benedizione;
lodiamolo ed esaltiamolo nei secoli.
Benediciamo il Padre e il Figlio con lo Spirito Santo;
lodiamolo ed esaltiamolo nei secoli.
Benedite il Signore, opere tutte del Signore;
lodiamolo ed esaltiamolo nei secoli.
Date lode al nostro Dio voi tutti suoi servi
voi che temete Dio, piccoli e grandi;
lodiamolo ed esaltiamolo nei secoli.
Lodino lui, glorioso, i cieli e la terra;
lodiamolo ed esaltiamolo nei secoli.
E ogni creatura che è nel cielo
e sopra la terra e sotto terra
e il mare e le creature che sono in esso;
lodiamolo ed esaltiamolo nei secoli.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo;
lodiamolo ed esaltiamolo nei secoli.
Come era nel principio e ora e sempre
e nei secoli dei secoli. Amen.
lodiamolo ed esaltiamolo nei secoli.
8. Commento al "Pater Noster" (FF 266-275)
[266]
O santissimo Padre nostro: creatore, redentore, consolatore e salvatore nostro.
[267]
Che sei nei cieli: negli angeli e nei santi, illuminandoli alla conoscenza, perché tu, Signore, sei luce, infiammandoli all'amore, perché tu, Signore, sei amore, ponendo la tua dimora in loro e riempiendoli di beatitudine, perché tu, Signore, sei il sommo bene, eterno, dal quale proviene ogni bene e senza il quale non esiste alcun bene.
[268]
Sia santificato il tuo nome: si faccia luminosa in noi la conoscenza di te, affinché possiamo conoscere l'ampiezza dei tuoi benefici, l'estensione delle tue promesse, la sublimità della tua maestà e la profondità dei tuoi giudizi.
[269]
Venga il tuo regno: perché tu regni in noi per mezzo della grazia e ci faccia giungere nel tuo regno, ove la visione di te è senza veli,
l'amore di te è perfetto,
la comunione di te è beata,
il godimento di te senza fine.
[270]
Sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra: affinché ti amiamo con tutto il cuore, sempre pensando a te; con tutta l'anima, sempre desiderando te; con tutta la mente, orientando a te tutte le nostre intenzioni e in ogni cosa cercando il tuo onore; e con tutte le nostre forze, spendendo tutte le nostre energie e sensibilità dell'anima e del corpo a servizio del tuo amore e non per altro; e affinché possiamo amare i nostri prossimi come noi stessi, trascinando tutti con ogni nostro potere al tuo amore, godendo dei beni altrui come dei nostri e nei mali soffrendo insieme con loro e non recando nessuna offesa a nessuno.
[271]
Il nostro pane quotidiano: il tuo Figlio diletto, il Signore nostro Gesù Cristo, dà a noi oggi: in memoria, comprensione e reverenza dell'amore che egli ebbe per noi e di tutto quello che per noi disse, fece e patì.
[272]
E rimetti a noi i nostri debiti: per la tua ineffabile misericordia, per la potenza della passione del tuo Figlio diletto e per i meriti e l'intercessione della beatissima Vergine e di tutti i tuoi eletti.
[273]
Come noi li rimettiamo ai nostri debitori: e quello che non sappiamo pienamente perdonare, tu, Signore, fa' che pienamente perdoniamo sì che, per amor tuo, amiamo veramente i nemici e devotamente intercediamo presso di te, non rendendo a nessuno male per male e impegnandoci in te ad essere di giovamento a tutti
[274]
E non ci indurre in tentazione: nascosta o manifesta, improvvisa o insistente.
[275]
Ma liberaci dal male: passato, presente e futuro.
9. Preghiera davanti al Crocifisso di San Damiano (FF 276)
Francesco recitava questa preghiera già nel 1205-1206, durante il periodo del suo discernimento vocazionale, quando frequentava la piccola chiesa di San Damiano, dove si trovava il Crocifisso bizantino ancora visibile oggi nella Basilica di Santa Chia
Altissimo, glorioso Dio,
illumina le tenebre de lo core mio.
E damme fede dritta,
speranza certa e caritade perfetta,
senno e cognoscemento, Signore,
che faccia lo tuo santo e verace comandamento. Amen.
10. Preghiera Absorbeat (FF 277)
Rapisca, ti prego, o Signore,
I'ardente e dolce forza del tuo amore
la mente mia da tutte le cose che sono sotto il cielo,
perché io muoia per amore dell'amor tuo,
come tu ti sei degnato morire
per amore dell'amor mio.