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DISCORSO DEL SANTO PADRE FRANCESCO AI PARTECIPANTI AL CAPITOLO GENERALE DELL'ORDINE FRANCESCANO SECOLARE (15 novembre 2021) Eletto il nuovo Consiglio regionale.
Sabato 28 e Domenica 29 Maggio 2022, presso il centro Diocesano di Spiritualità - San Fidenzio (Verona) si è svolto il Capitolo elettivo dell'Ofs del Veneto. Nella mattinata di domenica si sono svolte le votazioni concluse nel primo pomeriggio. Sono risultati eletti: Ministro: Sergio Serena Vice ministro Claudia Fabian e i consiglieri: Matteo Confente, Giuliana Battaglia, Emanuela Berlese, Roberto Nocchi, Flavio Simonetti e Ivana Bresciani. Un grazie di cuore al consiglio uscente per il fraterno servizio all'Ofs del Veneto. Il Signore li benedica per il coraggio, la tenacia e l'affetto per tutti noi in questo quinquennale mandato. Ringraziamo il nuovo Consiglio e ciascuno dei suoi membri per il loro"Eccomi"! La nostra fraternità augura un buon lavoro e un buon cammino sulle orme di San Francesco a servizio della Chiesa e dell'Ofs del Veneto. Si tratta di un'indulgenza plenaria che può essere ottenuta in tutte le chiese parrocchiali e francescane dal mezzogiorno del 1º agosto alla mezzanotte del 2 e tutti i giorni dell'anno visitando la Chiesa della Porziuncola di Assisi dove morì San Francesco. Il Poverello ottenne l'indulgenza da papa Onorio III il 2 agosto 1216 dopo aver avuto un'apparizione presso la chiesetta.
La maestosa Basilica di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola, costruita su interessamento di S. Pio V a partire dal 1569 e che sorge a circa quattro chilometri da Assisi, racchiude tra le sue mura l’ antica cappella della Porziuncola, legata alla memoria di San Francesco d’ Assisi. Oggi sulla sua facciata c'è un affresco raffigurante l’ istituzione del Perdono di Assisi, opera di G. F. Overbek di Lubecca (1829-1830), il quale ha così voluto decorare quell’ insigne luogo. Come nasce il "PERDONO D'ASSISI"? Proprio alla Porziuncola il Santo d’ Assisi ebbe la divina ispirazione di chiedere al papa l’ indulgenza che fu poi detta, appunto, “della Porziuncola o Grande Perdono”, la cui festa si celebra il 2 agosto. È il diploma di fr. Teobaldo, vescovo di Assisi, uno dei documenti più diffusi, a riferirlo. S. Francesco, in una imprecisata notte del luglio 1216, mentre se ne stava in ginocchio innanzi al piccolo altare della Porziuncola, immerso in preghiera, vide all’ improvviso uno sfolgorante chiarore rischiarare le pareti dell’ umile chiesa. Seduti in trono, circondati da uno stuolo di angeli, apparvero, in una luce sfavillante, Gesù e Maria. Il Redentore chiese al suo Servo quale grazia desiderasse per il bene degli uomini. S. Francesco umilmente rispose: “Poiché è un misero peccatore che Ti parla, o Dio misericordioso, egli Ti domanda pietà per i suoi fratelli peccatori; e tutti coloro i quali, pentiti, varcheranno le soglie di questo luogo, abbiano da te o Signore, che vedi i loro tormenti, il perdono delle colpe commesse”. “Quello che tu chiedi, o frate Francesco, è grande - gli disse il Signore -, ma di maggiori cose sei degno e di maggiori ne avrai. Accolgo quindi la tua preghiera, ma a patto che tu domandi al mio vicario in terra, da parte mia, questa indulgenza”. LA RICHIESTA A PAPA ONORIO III Alle prime luci dell’ alba, quindi, Francesco, prendendo con sé solo frate Masseo di Marignano, si diresse verso Perugia, dove allora si trovava il Papa. Sedeva sul soglio di Pietro, dopo la morte del grande Innocenzo III, papa Onorio III, uomo anziano ma molto buono e pio, che aveva dato ciò che aveva ai poveri. Il Pontefice, ascoltato il racconto della visione dalla bocca del Poverello di Assisi, chiese per quanti anni domandasse quest’ indulgenza. Francesco rispose che egli chiedeva “non anni, ma anime” e che voleva “che chiunque verrà a questa chiesa confessato e contrito, sia assolto da tutti i suoi peccati, da colpa e da pena, in cielo e in terra, dal dì del battesimo infino al dì e all’ ora ch’ entrerà nella detta chiesa”. Si trattava di una richiesta inusitata, visto che una tale indulgenza si era soliti concederla soltanto per coloro che prendevano la Croce per la liberazione del Santo Sepolcro, divenendo crociati. Il Papa, infatti, fece notare al Poverello che “Non è usanza della corte romana accordare un’ indulgenza simile”. Francesco ribatté: “Quello che io domando, non è da parte mia, ma da parte di Colui che mi ha mandato, cioè il Signore nostro Gesù Cristo”. Nonostante, quindi, l’ opposizione della Curia, il pontefice gli accordò quanto richiedeva (“Piace a Noi che tu l’ abbia”). Sul punto di accomiatarsi, il Pontefice chiese a Francesco – felice per la concessione ottenuta – dove andasse “senza un documento” che attestasse quanto ottenuto. “Santo Padre, - rispose il Santo - a me basta la vostra parola! Se questa indulgenza è opera di Dio, Egli penserà a manifestare l'opera sua; io non ho bisogno di alcun documento, questa carta deve essere la Santissima Vergine Maria, Cristo il notaio e gli Angeli i testimoni”. L’ indulgenza fu ottenuta, quindi, “vivae vocis oraculo”. QUANDO VENNE ISTITUITA UFFICIALMENTE? Il 2 agosto 1216, dinanzi una grande folla, S. Francesco, alla presenza dei vescovi dell’ Umbria con l’ animo colmo di gioia, promulgò il Grande Perdono, per ogni anno, in quella data, per chi, pellegrino e pentito, avesse varcato le soglie del tempietto francescano. Nel 1279, il frate Pietro di Giovanni Olivi scriveva che “essa indulgenza è di grande utilità al popolo che è spinto così alla confessione, contrizione ed emendazione dei peccati, proprio nel luogo dove, attraverso san Francesco e Santa Chiara, fu rivelato lo stato di vita evangelica adatto a questi tempi”. A quali condizioni si può ottenere l'indulgenza? Ricevere l’ assoluzione per i propri peccati nella Confessione sacramentale, celebrata nel periodo che include gli otto giorni precedenti e successivi alla visita della chiesa della Porziuncola, per tornare in grazia di Dio; partecipare alla Messa e alla Comunione eucaristica nello stesso arco di tempo indicato per la Confessione; visitare la chiesa della Porziuncola dove si deve rinnovare la professione di fede, mediante la recita del Credo, per riaffermare la propria identità cristiana, e recitare il Padre Nostro, per riaffermare la propria dignità di figli di Dio, ricevuta nel Battesimo; recitare una preghiera secondo le intenzioni del Papa, per riaffermare la propria appartenenza alla Chiesa, il cui fondamento e centro visibile di unità è il Romano Pontefice. Normalmente si recita un Pater, un’ Ave e un Gloria; è data tuttavia ai singoli fedeli la facoltà di recitare qualsiasi altra preghiera secondo la pietà e la devozione di ciascuno verso il Papa. In quali giorni si può ottenere il "Perdono d'Assisi"? Nel santuario della Porziuncola, ad Assisi, grazie anche ad uno speciale decreto della Penitenzeria Apostolica datato 15 luglio 1988 (Portiuncolae sacrae aedes) si può lucrare l'indulgenza, per sé o per i propri defunti,alle medesime condizioni, durante tutto l'anno, una sola volta al giorno. Mentre in tutte le chiese parrocchiali e le chiese francescane sparse nel mondo si può lucrare dal mezzogiorno del 1° agosto alla mezzanotte del 2 agosto di ogni anno. Cos'è l'indulgenza? Nel Catechismo della Chiesa cattolica (nn. 1478-9) si legge: «L’ indulgenza si ottiene mediante la Chiesa che, in virtù del potere di legare e di sciogliere accordatole da Gesù Cristo, interviene a favore di un cristiano e gli dischiude il tesoro dei meriti di Cristo e dei santi perché ottenga dal Padre delle misericordie la remissione delle pene temporali dovute per i suoi peccati. Così la Chiesa non vuole soltanto venire in aiuto a questo cristiano, ma anche spingerlo a compiere opere di pietà, di penitenza e di carità [Cfr. Paolo VI, Cost. ap. Indulgentiarum doctrina, 8; Concilio di Trento: DS 1835]. Poiché i fedeli defunti in via di purificazione sono anch’ essi membri della medesima comunione dei santi, noi possiamo aiutarli, tra l’ altro, ottenendo per loro delle indulgenze, in modo tale che siano sgravati dalle pene temporali dovute per i loro peccati. Mediante le indulgenze i fedeli possono ottenere per se stessi, e anche per le anime del Purgatorio, la remissione delle pene temporali, conseguenze dei peccati. (CCC 1498)» https://m.famigliacristiana.it/articolo/il-perdono-d-assisi-cos-e-e-come-funziona.htm E’ stato eletto oggi, sabato 3 luglio, il nuovo Consiglio nazionale dell’Ordine Francescano Secolare d’Italia. L’assemblea capitolare, riunitasi nella significativa cornice di Assisi, ha scelto come nuova guida della fraternità nazionale il ministro Luca Piras, il viceministro Donato Mastrangelo e i consiglieri Stefania Marinetti, Luigi Gravina, Sara Mentzel, Andrea Piccaluga, Cosimo Laudato e Luca Castiglioni.
“Lo Spirito ci chiede di guardare lontano a partire dall’attenzione di ogni singola persona. Mi auguro di esserne capace insieme al nuovo consiglio: dove non saremo capaci noi interverrà la grazia del buon Dio”. Queste le prime parole del nuovo ministro eletto. Luca Piras, Donato Mastrangelo e Luigi Gravina sono al loro secondo mandato nel Consiglio nazionale: hanno ricoperto, infatti, rispettivamente il ruolo di viceministro e consiglieri dal 2017 al 2020. Generalmente celebrato ogni tre anni, il Capitolo elettivo dell’OFS si sarebbe dovuto tenere a maggio 2020, ma è stato rinviato al 2021, a causa delle misure di contenimento del Covid-19. La tre giorni di Assisi, quindi, ha rappresentato anche un ritorno all’incontro in presenza, dopo un anno vissuto a distanza: “Il capitolo è il momento in cui ci si ritrova, e finalmente possiamo farlo di persona, per leggere i passi fatti e scoprire insieme ciò che il Signore ha compiuto con noi o nonostante noi”, ha detto il Ministro uscente, Paola Braggion, che ha poi aggiunto: “Questi quattro giorni rappresentano l’occasione per accordare gli strumenti che siamo noi per poi far suonare musica al Compositore. Dio vuole scrivere un altro capitolo nella storia dell’Ofs d’Italia, in questa piccola porzione di Chiesa. Lasciamolo lavorare e diamogli spazio”. L’Ordine Francescano Secolare nasce dal cuore di San Francesco d’Assisi nel XIII secolo e si riconosce erede e continuatore della dimensione laicale del proprio Fondatore: i suoi membri si impegnano con la Professione a vivere il Vangelo alla maniera di Francesco nel loro stato secolare, osservando la Regola approvata da papa Paolo VI il 24 giugno 1978. Il Capitolo rappresenta il momento elettivo dei francescani secolari che, riuniti in assemblea ed ispirati dallo Spirito Santo, scelgono a chi affidare la guida della Fraternità per i tre anni successivi. Gli otto consiglieri eletti oggi sono chiamati ad accompagnare 1.234 fraternità locali distribuite su tutto il territorio nazionale, per un totale di 18.304 francescani secolari. https://www.ofs.it/eletto-il-consiglio-nazionale-dellofs-ditalia-luca-piras-e-il-nuovo-ministro/?fbclid=IwAR022dEeh0PSwuaSYuy4O1euT0xYhK21NZGpQO58LqQxp0Ez_1uY9DM09TY Sabato 01 maggio 2021 --> incontro - diretta sul canale youtube della fraternità nazionale OFS, aperto a tutti, dal titolo : "Alzati, va' a Ninive..." come abitare la grande città. Ci metteremo in ascolto di Don Duilio Albarello, presbitero diocesano.
Programma. 09.30: Saluti e preghiera 10.00: "Alzati, va' a Ninive..." come abitare la grande città. Riflessione di don Duilio Albarello. Durante l'intervento di don Duilio , ci sarà la possibilità di fare domande al relatore. 11.00: in dialogo con il relatore 12.00: preghiera del Regina Coeli 12.30: pausa lavori Ripresa lavori su piattaforma zoom: consiglio nazionale, commissioni nazionali e consigli /commissioni regionali 15.00: preghiera e ripresa lavori 15.30: commissione nazionale per l'evangelizzazione " progetto pietra su pietra": nuovi ponti da costruire per abitare le distanza 16.30: dialogo con i partecipanti 18.30: fine lavori - preghiera Domenica 09 maggio 2021 alle ore 15.30 --> ci ritroveremo per l'incontro di fraternità. Fra Elvio ci introdurrà nella Ammonizione 14: la Povertà di spirito. |
PACE E BENE!Benvenuti nel sito della Fraternità San Carlo Archives
November 2022
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