La ricordo proprio come una sorella con la quale ho condiviso quindici anni di amicizia, dolori, risate, consolazioni.
Ogni giorno non mancava mai una telefonata reciproca e la domenica alle 830 ci trovavamo al solito bar con Lena e Aramis, i suoi cani che erano diventati le sue creature.
Se ne va un altro pezzetto di quel mosaico che è la nostra vita, ma al forte dolore che provo si aggiunge la certezza che adesso tutto è diverso e sarà sicuramente felice.
Ciao Silvana.
Anna S.