12 GIUGNO 2016.
Con la semplicità e ineluttabilità degli eventi naturali è arrivato il giorno del nostro Capitolo. Come il giorno dopo la notte, come Natale dopo Pasqua, come una data tutta speciale,ma che non ci porta preoccupazione.
Tre anni erano già passati, l’appuntamento al cambiamento di ruoli nel nostro Consiglio si avvicinava, e non si sentiva l’ansia dei preparativi, le congetture di nomi nei discorsi, critiche o fantasie nell’aria.
E, così ci trovammo, come un qualsiasi giorno di riunione. I due ospiti, che presenziavano , erano sorridenti e gentili, perfettamente al corrente del vissuto di questa Fraternità. “Silvana e Fra Silvano, Fratelli maggiori”.
Con poca difficoltà venne confermato il precedente Consiglio, con due sole sostituzioni. Letto il bilancio spirituale e materiale di questo periodo, ci guardavamo con complicità, come membri di una famiglia, portata, tutta intera, agli esami. Direi che era tangibile il nostro “NOI”, frutto di bel lavoro interiore, fatto singolarmente e insieme. Tante cose saranno da migliorare, per andare avanti bisogna cambiare, ma, se non mi sbaglio, il legame affettivo che si è creato è quello giusto! Lo Spirito Santo ci aiuta.
Con un brindisi abbiamo aperto una parentesi nuova.
La fraternità è come un giardino con tante piante diverse,che hanno bisogno di cura e amore. Vanno alimentate con preghiere, letture, annaffiate regolarmente con idee per far nascere fiori e frutta.
Penso che quest’anno abbiamo curato particolarmente le radici: le abbiamo esposte per pulirle da ciò che poteva ostacolare il loro sviluppo. Rinvasate accuratamente, daranno il meglio di se.
Il seminato incomincia a far spuntare piantine nuove, che senz’altro abbelliranno il nostro giardino. Se qualche pianta muore, farà posto a nuovi colori!
ANNO SANTO
Quale modo migliore di festeggiare, se non lucrare, tutta la Fraternità riunita, dell’opportunità di recarci al Santuario di Padre Leopoldo a Padova?
Con due pulmini e due macchine abbiamo raggiunto il Santuario. Abituati a trovare Padre Flaviano ad aspettarci, siamo rimasti un po’ delusi apprendendo della sua momentanea assenza. Ci ha rincuorati il partecipare alla S.Messa celebrata dal nostro assistente, Padre Remigio. Molti, specialmente i Novizi, hanno poi approfittato per visitare questo luogo di culto e pregare, anche separatamente.
Sui colli Euganei, abbiamo pranzato , per fare poi una visita all’Abbazia di Praglia. Il tempo è stato clemente e, tranne uno scroscione, mentre eravamo A tavola, non abbiamo dovuto aprire ombrelli.
E’ stato bello! Una giornata serena da ricordare e che servirà a cementare vecchie e nuove amicizie.
Soprattutto un avvicinarsi al Signore insieme, per implorare la Sua misericordia e benedizione su Fratelli che Francesco ha posto uno vicino all’altro perché si aiutino a migliorare.